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DEPRESSIONE

La depressione in Italia colpisce circa 7 milioni di persone ma si pensa che sia molto più diffusa perché si stima che solo il 50% dei casi venga diagnosticato.

Secondo lo studio ESEMeD (European Study of the Epidemiology of Mental Disorders) in Italia, la prevalenza della depressione maggiore nell’arco della vita è dell’11,2%. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha previsto che nel giro di pochi anni la depressione sarà la seconda causa di invalidità per malattia, subito dopo le malattie cardiovascolari.
 

Chi presenta i sintomi della depressione mostra frequenti e intensi stati di insoddisfazione e tristezza, tendendo a non provare piacere nelle attività che in passato procuravano gioia e soddisfazione. Le persone che soffrono di depressione spesso hanno un calo dell’appetito e della libido accompagnati a disturbi del sonno e hanno pensieri auto svalutativi e pessimisti circa gli altri e il proprio futuro.

Le persone che soffrono di depressione si percepiscono come inadeguate e senza valore, considerano l’ambiente circostante come ostile e non supportivo e il futuro appare incerto e pieno di difficoltà.  Nei casi più gravi questo comporta ideazione suicidaria sostenuta dalla convinzione che non vi sia altra via d’uscita dalla condizione di dolore e che l’unico modo per alleviarlo è suicidarsi e non rappresentare più un peso per gli altri.

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In generale, sentirsi depressi significa vedere il mondo attraverso degli occhiali con le lenti scure
tutto sembra più opaco e difficile da affrontare, anche alzarsi dal letto al mattino o fare una doccia

 

La depressione necessita di un intervento clinico quando i suoi sintomi sono molto intensi, provocano una forte sofferenza e durano da molto tempo (più di 6 mesi).

L’attività scolastica o lavorativa della persona può diminuire in quantità e qualità soprattutto a causa dei problemi di concentrazione e di memoria che tipicamente presentano i soggetti depressi. Questo disturbo, inoltre, porta al ritiro sociale, che, col passare del tempo, a sua volta porta a problemi di tipo relazionale con partner, figli, amici e colleghi.

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Il fattore scatenante è spesso qualche evento stressante  che turba la nostra vita e che è valutata in termini di perdita, reale o vissuta come tale. Questa perdita è considerata dalla persona come irreversibile ed irreparabile.

Come si cura la depressione ?

Nel trattamento della depressione si ricorre alla terapia con antidepressivi e alla psicoterapia, entrambe di fondamentale importanza.


La psicoterapia cognitivo comportamentale si avvale di:
 

  • Tecniche comportamentali - lo psicoterapeuta  invita la persona a riprendere gradualmente le attività che sono state abbandonate, magari cominciando da quelle più piacevoli e a sviluppare comportamenti più funzionali per risolvere i propri problemi. Questo dà la possibilità, infatti, di pensare ad altro, di non ruminare e di guardare avanti riconquistando, così, piano piano il controllo della propria vita e riassaporando di nuovo il piacere di provare emozioni positive;
     

  • Tecniche cognitive - non appena il paziente comincia a impegnarsi in qualche attività costruttiva e si riscontra, quindi, un miglioramento dell’umore e una modificazione delle convinzioni negative sulle proprie capacità e possibilità di cambiamento, è possibile cominciare a lavorare in modo più diretto sulle componenti cognitive e a identificare i pensieri non realistici e negativi che sono alla base della depressione. In terapia i pazienti imparano a modificare sistematicamente questi pensieri cambiando di conseguenza il loro stato emotivo.

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